Questa tecnica chirurgica viene adottata quando il paziente è affetto da una setticemia, ovvero una condizione che prevede la presenza continua di microrganismi quali strafilococchi, streptococchi, pneumococchi, meningococchi, all’interno del circolo sanguigno. Se non opportunatamente curata, porta allo shock settico che causa la morte del paziente per insufficienza circolatoria, stato confusionale e insufficienza multiorgano.
La revisione dell’impianto consiste nella rimozione della vecchia protesi, nella sua interezza o delle componenti compromesse e si prepara l’osso ad accogliere un’altra protesi.
L’intervento prevede l’utilizzo di diversi elementi quali:
- spaziatori,
- farmaci specifici per la cura dell’ infezione
- una protesi nuova da revisione.
Intervento
L’intervento è strutturato secondo alcuni step:
- Rimozione della protesi e del cemento se è presente. Si pulisce il sito chirurgico e si richiude. Lo spazio vuoto, lasciato dalla protesi, viene riempito con del cemento spaziatore, dopo di che si inizia il trattamento con antibiotici per un periodo di 6-8 settimane per curare l’infezione. Se il femore o il bacino riportano gravi danni o la componente ossea è severamente ridotta, non è possibile utilizzare lo spaziatore.Il paziente sarà immobilizzato a letto fino all’intervento di revisione.
- Dopo la terapia antibiotica e il controllo mediante esami, per la verifica dell’avvenuta guarigione, si procede con l’impianto di una nuova protesi.
- Visto che esisitono diverse tecniche di revisione, la scelta dipende da:
- Il tipo ed il grado dell’ infezione
- Il tempo intercorso tra l’inizio dell’ infezione e la richiesta di trattamento
- Le decisioni del paziente
- Le decisioni e l’esperienza del chirurgo ortopedico