Che cos’è il Fast track surgery
È una modalità di gestione degli interventi chirurgici applicata per la prima volta dal medico danese H. Kehlet. Lo scopo è di accelerare il percorso di recupero del paziente, in modo da non far percepire lo stato di ricovero/malattia.
Perché scegliere il Fast track al percorso tradizionale della chirurgia dell’anca e del ginocchio
Rispetto al percorso tradizionale, il percorso fast track minimizza l’impatto che la procedura chirurgica ha sul paziente. Infatti nel percorso fast track non si utilizza il catetere vescicale, non c’è drenaggio, vengono ridotte al minimo le terapie endovenose, ma ciò che è più importante, il paziente viene mobilizzato e inizia la deambulazione già a 4/6 ore dall’intervento.
La filosofia del Fast track è di non far percepire al paziente lo stato di malattia, ovvero l’operazione. Se l’organismo non si accorge dello stato di malattia, la ripresa è più rapida. Ecco perché esso non va inteso come un percorso per pazienti selezionati, ma il percorso da utilizzare sempre. La dimissione rapida ne può essere la logica conseguenza ma non è lo scopo prioritario.
Quando viene applicato il Fast track
Inizialmente veniva fatta una selezione dei pazienti da avviare ad un percorso fast track, ma si è visto che restringeva il campo d’azione. Fino a qualche anno fa, infatti, lo applicavamo solo a coloro che dovevano affrontare interventi monocompartimentali al ginocchio o protesi d’anca da primo impianto. Oggi è applicato anche nei casi bilaterali simultanei di anca e di ginocchio e persino nelle revisioni.
Dove viene applicato
Specialmente all’estero, in paesi come gli USA, la Francia, la Danimarca, l’Olanda. In Italia uno dei centri in cui viene attuato è l’ Humanitas Gavazzeni a Bergamo.
Interventi combinati
Spesso i pazienti presentano entrambe le anche o le ginocchia affette, quindi fare un intervento combinato, rappresenta un sollievo per il paziente, in quanto si riducono i tempi di trattamento.
Gli interventi combinati nella mia attività rappresentano il 15 % circa.
Il fast track rende questa chirurgia più “facile”, perché anche in questo caso si permette al paziente di camminare subito.
Il progetto fast track ha bisogno di personale
Il singolo Ortopedico non può pensare di applicare il fast track da solo, serve un buon team composto da: Anestesisti, Infermieri del dolore, Fisiatri, Fisioterapisti, Nutrizionisti che lo aiutino a realizzare al meglio il progetto e a giungere in tempi rapidi al risultato sperato.
Conclusione
Ciò che voglio sottolineare è che la rapida dimissione del paziente non è lo scopo del fast track, ma è la sua conseguenza, in quanto l’obiettivo consiste nella ripresa rapida della persona.
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