Gli interventi chirurgici non sono mai visti di buon occhio, anzi spesso si tende a posticiparli per diverse ragioni, tra cui il dolore e “i tempi di recupero”. Con il progresso si è riusciti a migliorare anche questi due fattori, rendendo l’intervento chirurgico più affrontabile.
La protesi all’anca, è un impianto tipico dei soggetti adulto/anziani , viene effettuata nei seguenti casi.
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Il primo caso è il dolore cronico all’anca.
Se soffri di dolori continui e persistenti, allora la protesi all’anca è una delle opzioni che dovresti considerare. Questi dolori sono provocati da un processo chiamato osteoartrosi. Questa patologia insorge prevalentemente nei soggetti adulto/anziani e comporta un dolore forte e continuo all’anca.
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Il secondo caso è infiammazione cronica.
L’infiammazione è un processo di difesa che viene innescato dal nostro organismo in risposta ad uno o più elementi esterni o estranei al corpo. L’infiammazione causa un ispessimento della membrana sinoviale, la membrana che avvolge l’articolazione. Il tutto porta alla formazione di dolore e rigidità dell’articolazione.
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Il terzo caso è la necrosi avascolare.
La necrosi avascolare o osteonecrosi è un processo che si genera quando le cellule della parte superiore dell’osso del femore non ricevono più sangue e quindi il nutrimento. A causa della mancanza di nutrienti, le cellule muoiono.
Può verificarsi per diverse ragioni quali:
- traumi come le lussazioni, fratture dell’anca
- alcolismo
- una terapia con corticosteroidi prolungata, adottata da soggetti affetti da asma, LES(Lupus Erimatoso)
L’osteonecrosi si sviluppa in più fasi e il dolore all’anca è uno dei primi sintomi. E’ diffusa più tra gli uomini che nelle donne ed è importante diagnosticarla il più presto possibile. In questo modo si possono ottenere risultati migliori dal trattamento precoce.